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Collocamento in Comunità Madre - Bambino

Scheda del servizio

In che cosa consiste
Come nel caso dei soli minori, l’inserimento residenziale implica in prima battuta, la ricerca e l’individuazione di una Comunità o “Casa di prima accoglienza” idonea ad accogliere la madre in difficoltà ed i propri bambini, dovendo spesso considerare anche la necessità di distanza dal maltrattante.
In un secondo momento si procede con la definizione di un progetto con l’équipe del presidio che ha accolto il nucleo familiare, che individua gli obiettivi della permanenza in comunità in funzione del reinserimento sociale finale.
Il monitoraggio e la verifica del progetto sono garantiti dall’assistente sociale e dall’educatore per tutta la durata dell’inserimento.


Finalità del Servizio
Tutelare le donne fragili e i loro figli in situazione di pregiudizio, dovuto a gravi tensioni fra i partner, spesso in presenza di maltrattamenti fisici anche evidenti.

Operatori Coinvolti
È innanzitutto coinvolta l’assistente sociale la quale raccoglie la richiesta di aiuto delle donne che vivono un momento di estrema difficoltà a causa di forti contrasti con il coniuge/partner.
Insieme opera l’educatore professionale, come membro dell’équipe socio-educativa dell’Area Minori, che interviene nei casi in cui si evidenzia una carenza nello svolgimento delle funzioni genitoriali.

Come si ottiene
È attivato su invio delle Forze dell’Ordine che raccolgono le denunce di maltrattamento o direttamente dai soggetti coinvolti i quali, presentandosi alle assistenti sociali competenti, chiedono formalmente un aiuto affinché non debbano far ritorno al proprio domicilio ma vengano accolte in luoghi protetti dove possano superare quel momento difficile.

A chi rivolgersi

Ultimo aggiornamento pagina: 19/05/2016 00:00:00

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